1200 anni di storia da vivere

Un pò di storia al parco

Il Parco Rupestre della Masseria Fortificata Spina sorge a nord di Monopoli vicino all’antica via Traiana. Ne fanno parte la Masseria Spina Grande, la torre fortificata Spina Piccola, diversi insediamenti rupestri risalenti al neolitico e all’alto Medioevo, una delle coltivazioni di ulivi secolari più antichi della Puglia, un uliveto specializzato per la produzione di olio, tre antichi agrumeti, diverse cisterne rurali, una lama che separa Spina Grande da Spina Piccola e sfocia in una cala sul mare. Il parco rurale si completa con i tre frantoi ipogei. Il più antico di questi risale approssimativamente al X secolo d. C. e presenta un affresco all’ingresso principale.

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  • 1500Origine

    La Masseria Spina Grande, in origine si presentava a pianta
    quadrata ed era sviluppata su tre piani.
    Tutti gli ambienti hanno volte a botte che risalgono
    agli inizi del 1500.

  • 1700Costruzioni

    Nel 1790, sul fianco sinistro del fabbricato originario,
    è stata costruita la chiesa dedicata all’Immacolata.

Masseria Spina

Le prime notizie storiche sul complesso della Masseria Spina risalgono alla metà del Quattrocento, quando il sito, che si chiamava San Basilio, era di proprietà della Famiglia Chiantera. Nella seconda metà del Cinquecento, San Basilio passò per matrimonio dai Chiantera alla famiglia Spina che diede il nome al luogo. La potente famiglia Martinelli, originaria di Mola, aveva posto le basi di quello che sarebbe diventato poi un vero impero, con Vito Giuseppe, che trasferitosi a Monopoli, seppe coniugare la vitalità della cittadina con un grande senso degli affari. 

  • 1760Vito Giuseppe

    Fu Vito Giuseppe Martinelli che acquistò, nel 1760,
    da Pasquale Ammazzalorsa, Masseria Spina.

  • 1885Famiglia Evoli

    Maria Martinelli dei Conti di Terranova sposò Giuseppe Meo-Evoli
    e la proprietà passò alla famiglia che attualmente ne è proprietaria.

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La Torre Spina Piccola, costruita su roccia viva, difende un antico agrumeto dotato di un particolare sistema di irrigazione di derivazione araba.
All’interno dell’agrumeto è collocato un piccolo ipogeo composto di due piccoli ambienti divisi da una cortina di blocchi di pietra come divisorio. In uno degli ambienti vi è un forno per panificare ricavato nella roccia, caso estremamente raro, e sul banco roccioso vi sono delle croci greche solcate nel calcare. Nell’altro ambiente ci sono due piccole nicchie ad un metro circa di altezza e si distinguono i segni lasciati da i pali conficcati nella parete tipici dei giacigli e, in un angolo vicino all’ingresso, le tracce di un rudimentale camino con ancora le tracce di cenere.

In sintesi, il Parco Rurale di Monopoli non è solo un luogo dove venire a contatto con la natura, ma anche un palcoscenico vivente della storia pugliese, che continua a raccontarsi attraverso le sue architetture, le sue tradizioni enogastronomiche e la sua inestimabile eredità culturale.

Nori Meo Evoli

Donna intraprendente e indipendente, restauratrice, proprietaria di Masseria Spina ha sempre cercato di indurre, da protagonista, momenti di trasformazione nel mondo circostante. Suo padre Giuseppe, negli anni Settanta, insieme alla moglie Grazia Conti, fu un pioniere nel campo dell’industria turistica, riconvertendo la masseria in modo che oltre alla produzione agricola, diventasse una struttura dedicata all’accoglienza e alla conoscenza. Nori ne ha preso il testimone, insieme ai suoi figli. Così, segue l’impulso di combinare arte, storia e natura, convinta che quest’armonia sia uno strumento potentissimo per preservare la bellezza del territorio.

“Chi ama ed è legato alla terra, rimanga ad essa attaccato. La Terra sta li... qualcuno deve pur curarla e la scienza non potrà dimenticarla. Essa dà vita, vitto e salute”.
Leonardo Meo-Evoli, 1967

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